La storia è andata in mille pezzi, ma continuiamo a parlarne come se tutto andasse bene.
Continuiamo a parlare della diffusione della democrazia occidentale, del progresso della modernità, della libertà americana, dell’ospitalità francese, della solidarietà del nord nei confronti del sud. Democrazia di merda. Modernità di merda. Libertà di merda. Ospitalità di merda.
La storia è in frantumi: l’identità nazionale, l’ordine sociale, la sicurezza, la famiglia eterosessuale e la frontiera costituiscono la realtà che l’Europa sta costruendo. Non succede da un’altra parte, non arriva da lontano, non riguarda gli altri. È quello che facciamo qui, ora, dentro le frontiere, riguarda noi.
La storia è stata distrutta e il terrore è tornato in superficie. Attorno a noi ci sono le condizioni istituzionali che permettono l’affermazione di quella che potremmo chiamare democrazia repressiva o fascismo democratico.
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Come potete voi, come possiamo noi, organizzare in accordo con tali nozioni tutto un sistema di visibilità, di rappresentazione, di concessione di sovranità o di riconoscimento politico? Credete davvero di essere omosessuali o eterosessuali? Vi preoccupa questa distinzione? Ci contate?
Riponete addirittura su di essa la vostra identità di esseri umani? Se ascoltando una di queste parole sentite un gemito in gola, non frenatelo. È la molteplicità del cosmo che cerca di entrarvi in gola come fosse il tubo del telescopio di Herschel. Permettetemi di dirvi che l’omosessualità e l’eterosessualità non esistono al di fuori di una epistemologia binaria e gerarchica che cerca di preservare il dominio del pater familias sulla riproduzione della vita. L’omosessualità e l’eterosessualità non esistono al di fuori di una epistemologia binaria, coloniale e capitalista che privilegia pratiche sessuali riproduttive a beneficio di una strategia gestionale della popolazione, della riproduzione della forza lavoro, ma anche di riproduzione della popolazione che consuma. È il capitale, e non la vita che si riproduce. Ma se l’omosessualità e l’eterosessualità non esistono: Chi siamo? Come amiamo?
Immaginatevelo.
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(…) vi auguro di perdere anche voi il coraggio. Vi auguro di non avere più la forza di ripetere la norma e di fabbricare l’identità (…). E una volta sola che avrete perso il vostro coraggio, stanchi di gioia, vi auguro di inventare un modo per l’uso del vostro corpo. Proprio perché vi amo, voglio che siate deboli e disprezzabili. Perché è attraverso la fragilità che opera la rivoluzione.
Paul B. Preciado
[del discorso di fine mandato della Presidente Francesca Puopolo, 20 ottobre 2018]
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