Torino Pride 2019 – discorso di Serena Graneri, direttivo Arcigay Torino
Cinquanta anni fa a New York, allo Stonewall, un piccolo gruppo di trans favolose diede inizio alle battaglie delle persone LGBTQ+. Non fu una manifestazione tranquilla ma una netta presa di posizione, o meglio, di opposizione verso un sistema che opprimeva delle persone fuori dalla norma. Oggi dopo mezzo secolo siamo ancora qui a mostrarci con orgoglio. Non chiediamo il permesso di esistere, lo ostentiamo con orgoglio! Nel mondo ancora in troppi paesi la nostra esistenza è considerata sbagliata, immorale, contro natura, da convertire o persino da eliminare. Anche nel nostro caro bel paese, così occidentale, avanzato, europeo abbiamo una misera legge che ci permette di unirci civilmente… ma civili di cosa? Di essere considerati cittadini di serie B? Di un piccolo passo nel percorso dell’eteronormalizzazione? Siamo stufe di questo sistema patriarcale che ci obbliga ad incasellarci e a non dare troppo fastidio. Vogliamo vivere come ci pare, amare o non amare chi ci pare, avere nessuno uno o più partner, essere o non essere genitori, fare o non fare sesso, mostrare o non mostrare i nostri corpi, modificarli odiarli o amarli. Siamo donne, uomini, non-binary, gender fluid, agender, persone con disabilità, lavoratrici, disoccupate, studentesse, pensionate, migranti, madri, single, sex worker e soprattutto transfemministe antifasciste! Oggi mostriamo il nostro orgoglio e soprattutto lottiamo, sempre di più perché la resistenza non è ancora finita e siamo noi dalla parte giusta della storia.